Il consumo di energia è responsabile del 75% delle nostre emissioni di gas serra. Per raggiungere le emissioni nette-zero, dobbiamo farne un uso più efficiente e convertirci a forme rinnovabili di energia.
Il restante 25% delle emissioni di gas serra proviene principalmente dalla produzione alimentare e l'obiettivo di questa lezione è comprendere cosa possiamo fare per ridurlo.
Le emissioni di gas serra legate alla produzione alimentare sono significative poiché al momento sono responsabili di:
- circa il 18% delle emissioni di CO2
- circa il 56% delle emissioni di gas serra residue (metano, ossido di azoto e ozono a livello del suolo).
Da un lato dobbiamo sforzarci di ridurre le attuali emissioni di gas serra dalla produzione alimentare, e dall’altro, parallelamente, dobbiamo liberare circa 800 milioni di persone dalla povertà e dalla fame e nutrire altri 2-3 miliardi di nuovi cittadini entro il 2050. Questo aumento della domanda di cibo richiederà circa il 50% di cibo in più.
Pertanto, la sfida della produzione alimentare è produrre cibo per una popolazione in aumento riducendo l'impatto negativo sull'ambiente e sul clima. Per affrontare questa sfida, dobbiamo cambiare i nostri attuali metodi di produzione alimentare da quelli che emettono CO2 a quelli che assorbono/sequestrano carbonio.
In questa lezione esamineremo in che modo la produzione alimentare contribuisce al cambiamento climatico in modo da capire come e cosa possiamo cambiare.
Identificheremo i tipi di cibo con grandi e piccole impronte di gas serra in modo da poter assegnare delle priorità ai nostri consumi alimentari. Infine, esamineremo la scala dello spreco alimentare, le emissioni di gas serra ad esso connesse e in che modo possiamo limitarle.