REthinking Energy 2017 (IRENA)

 

Rapporto 2017 sull'energia rinnivabili

Ilaria Bellacci

Autore: Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA, International Renewable Energy Agency)

L'Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA) è un'organizzazione intergovernativa che supporta i Paesi nella transizione verso un futuro energetico sostenibile. Promuove la diffusione di tutte le forme di energia rinnovabile per perseguire uno sviluppo sostenibile, l'accesso all'energia, la sicurezza energetica, la crescita economica e prosperità a basse emissioni di carbonio. L'Agenzia serve anche da piattaforma per la cooperazione internazionale ed è uno dei principali centri di eccellenza per la conoscenza politica, tecnologica e finanziaria sulle energie rinnovabili.

Tipo di pubblicazione 

'REthinking Energy’ è il rapporto annuale di IRENA che esamina approfonditamente le tendenze e gli sviluppi globali nel perseguire un futuro energetico sostenibile. Questa terza edizione (pubblicata nel 2017, i numeri precedenti sono stati pubblicati nel 2014 e 2015), esamina le conseguenze della crescente maturità del mercato delle energie rinnovabili e gli ultimi progressi tecnologici e politici.

Argomento

Le energie rinnovabili (Renewable Energy Sources - RES) svolgono un ruolo sempre più importante nella transizione energetica globale. Sono spesso la prima scelta per espandere, aggiornare e modernizzare i sistemi elettrici in tutto il mondo. Le soluzioni off-grid e le nuove tecnologie sono anche cruciali per lo sviluppo sostenibile e il conseguimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goal – SDG) n. 7: assicurare ‘a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni’. Le politiche e la regolazione svolgono un ruolo fondamentale nel facilitare l'integrazione delle RES nei sistemi energetici, nonché per consolidare il mercato e attirare nuovi investimenti.

Affermazioni Principali 

Ad oggi, la percentuale di energia rinnovabile nel consumo energetico globale è del 18,3% ed entro il 2030 si prevede che raggiunga solo il 21%. In questo rapporto, IRENA sottolinea l'importanza di aumentare le aspettative e raddoppiare questa quota al 36% entro il 2030, spingendo per un intervento comune e coordinato tra la politica, la regolazione, il mondo finanziario e degli investimenti, e l’innovazione tecnologica. Un’accelerazione nell’utilizzo delle rinnovabili alimenterà la crescita economica, creerà nuove opportunità di lavoro, migliorerà il benessere e contribuirà alla lotta contro i cambiamenti climatici. IRENA stima che raggiungere il 36% di rinnovabili a livello globale entro il 2030 darebbe lavoro a 24,4 milioni di persone, con conseguenti benefici per le economie nazionali. Si prevede che il PIL aumenti di oltre un punto percentuale rispetto alla previsione di base (l'aumento aggiuntivo sarebbe equivalente alla dimensione combinata delle attuali economie di Cile, Sud Africa e Svizzera). Il raddoppio della quota delle rinnovabili permetterebbe inoltre ai governi nazionali di risparmiare fino a 4,2 miliardi di dollari l'anno per le spese legate ai cambiamenti climatici e all'inquinamento atmosferico. Un ammontare totale di 12 giga tonnellate di emissioni di CO2 legate all'energia potrebbe essere inoltre risparmiato su un periodo di 12 anni (dal 2018 al 2030). Per accelerare questa trasformazione energetica, il rapporto identifica le seguenti aree d’intervento: 

Politica e regolazione

Per diffondere le energie rinnovabili su una scala più ampia, è essenziale che le politiche e le normative siano costantemente aggiornate e adeguate alle mutevoli esigenze del settore. Questo è particolarmente importante per i mercati in evoluzione delle rinnovabili. Il rapporto evidenzia un significativo cambiamento nel settore elettrico, passato dai meccanismi basati sulle tariffe alle aste, ed espone la crescente esigenza di integrare una maggiore flessibilità nei sistemi elettrici. Nel 2016, 67 Paesi hanno effettuato delle aste: un notevole aumento rispetto alle 6 del 2005. Questo ha portato i prezzi dell'energia solare ed eolica a diminuire sensibilmente. D'altra parte, devono essere introdotte nuove misure per garantire l'integrazione delle rinnovabili nei sistemi energetici e un maggiore grado di flessibilità. Il rapporto identifica alcune possibili soluzioni e raggruppa le diverse misure di flessibilità in sei categorie: lato dell'offerta, della domanda, reti di trasmissione e distribuzione, stoccaggio, market design, operazioni di sistema e gestione.

Dal momento che i trasporti, il riscaldamento e il raffreddamento sono responsabili del 60% delle emissioni di CO2 legate all'energia, i responsabili politici devono promuovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili accentuando potenziali sinergie tra il settore elettrico e i settori di uso finale (il concetto di sector coupling proposto dalla Commissione europea).

Investimenti e nuovi modelli di business

Nonostante la loro crescita, gli attuali livelli di investimento non sono adeguati per raggiungere gli obiettivi climatici internazionali. L'utilizzo mirato di fondi pubblici può essere utile per finanziare le fasi iniziali dei progetti. I fondi pubblici possono anche servire come garanzia per alcuni dei rischi di investimento e quindi attrarre ulteriori investitori privati. Il finanziamento pubblico necessita però di passare da strumenti tradizionali (quali sovvenzioni e prestiti) a strumenti di mitigazione del rischio che proteggano gli investitori dall’instabilità politica, monetaria e militare.

Nuovi strumenti del mercato finanziario, come le obbligazioni ‘verdi’, possono anche aumentare la disponibilità di fondi e favorire l'accesso a nuovi attori. Il rapporto fornisce anche esempi positivi di progetti sostenuti da diversi fondi pensione, evidenziando l'importanza di sbloccare maggiori investimenti da parte di investitori istituzionali.

Il rapporto si concentra principalmente su due modelli di business emergenti: il leasing e le società di servizi energetici (ESCO). Il primo ha connesso con successo gli investitori e gli utenti del fotovoltaico, mentre le ESCO stanno riducendo i rischi finanziari e a lungo termine relativi ai sistemi di riscaldamento e raffreddamento su larga scala alimentati dalle rinnovabili.

Innovazioni tecnologiche

I progressi tecnologici e i costi contenuti stanno favorendo l’utilizzo delle rinnovabili e aprendo con successo nuovi mercati. I costi del fotovoltaico sono ora la metà di quelli del 2010 e IRENA stima che possano essere ulteriormente ridotti del 60% in dieci anni. Inoltre, il solare rappresenterà il 7% della generazione mondiale di energia elettrica entro il 2030 (6 volte superiore rispetto a oggi). Il costo medio dell'elettricità per il fotovoltaico su scala industriale potrebbe essere ridotto di più della metà entro il 2025. Lo stoccaggio di elettricità, in particolare le batterie, svolgerà un ruolo importante nel sostenere l'accesso all'energia, poiché permetterà di integrare l'energia rinnovabile variabile (VRE) nelle reti esistenti. IRENA prevede che lo stoccaggio con le batterie possa aumentare dagli attuali 1 GW a 250 GW entro il 2030. Il suo valore di mercato dovrebbe aumentare da 2,2 miliardi nel 2015 a 14 miliardi di dollari entro il 2020.

Accesso all’Energia e Sviluppo

Le rinnovabili sono fondamentali per raggiungere l'accesso universale all'energia (SDG. 7). Quasi il 60% della generazione di elettricità aggiuntiva necessaria per ottenere l'accesso universale sarà fornito da soluzioni off-grid (principalmente sistemi stand-alone e mini grid). L'energia rinnovabile è anche strumentale al raggiungimento di altri Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, poiché aumenta la sostenibilità ambientale, contrasta il cambiamento climatico e aumenta il benessere umano e sociale fornendo accesso o migliorando i servizi di base, le condizioni di salute, e favorisce la creazione di nuovi posti di lavoro e la produttività.

Le novità di questa pubblicazione 

Il rapporto stabilisce l'ambizioso obiettivo di raddoppiare la quota delle rinnovabili al 36% entro il 2030 e fornisce uno sguardo completo sul ruolo delle RES nell'assicurare una trasformazione energetica sostenibile a livello globale. L'analisi identifica quattro aree principali d’intervento, a favore delle quali sono proposti numerosi dati e previsioni. Ciascun capitolo presenta inoltre diversi esempi positivi, e introduce nuove sfide e criticità.

Questioni aperte e commenti 

Il nuovo target per le rinnovabili fissato da IRENA appare piuttosto ambizioso nella sua attuazione pratica. Il rapporto in effetti sottolinea come l’utilizzo delle RES possa essere accelerato solo rafforzando le capacità politiche, finanziarie, tecnologiche, istituzionali e normative e rafforzando i partenariati pubblico-privato. Tuttavia, questi sforzi potrebbero essere insufficienti o difficili da attuare realisticamente per raggiungere l'ambizioso obiettivo di IRENA entro il 2030.

1) Gli obiettivi concreti sulle rinnovabili e gli impegni politici a livello mondiale sono generalmente meno ambiziosi e non omogenei. Nonostante l'UE abbia rivisto la sua strategia energetica per il 2030, si è impegnata ad aumentare la quota delle rinnovabili dal 27% al 32%. La Cina si è impegnata formalmente ad aumentare la propria quota fino al 20% entro il 2030 (nonostante il Paese possa molto probabilmente raggiungere il 30% grazie alla sua rapida evoluzione tecnologica e in politica energetica). Solo l'India si è ufficialmente impegnata ad aumentare la percentuale di fonti rinnovabili al 40%. Inoltre, le previsioni basate sulle attuali politiche e modelli di investimento negli Stati Uniti e in Russia (due attori cruciali nello scenario globale dell'energia), non sono ottimistiche. Negli Stati Uniti, la quota delle rinnovabili probabilmente raggiungerà solo il 10% entro il 2030. In Russia, si stima che questa arriverà soltanto al 5% entro lo stesso anno. Tale differenza di obiettivi suggerisce che per raggiungere il target fissato da IRENA sarebbe necessario uno sforzo politico più forte e omogeneo a livello globale, insieme a un drastico cambiamento nelle politiche energetiche a lungo termine di alcuni attori chiave.

2) La diffusione della tecnologia e la mancanza di investimenti rappresentano problemi importanti per i Paesi in via di sviluppo che lottano contro un accesso limitato o praticamente nullo all’energia affidabile. La loro capacità di attirare investimenti consistenti per colmare il divario tecnologico dipende fortemente dalla loro stabilità politica. Questa non può essere certamente data per scontata e può ostacolare l'implementazione realistica del target di IRENA.

3) Poiché le RES stanno raggiungendo la maturità nei paesi sviluppati, è fondamentale garantire la loro effettiva integrazione nei sistemi energetici esistenti. Le soluzioni per aumentare la flessibilità dei sistemi devono essere implementate, così da supportare il loro valore. In caso contrario, la velocità di diffusione delle rinnovabili potrebbe rallentare e rendere l'obiettivo di IRENA difficile da raggiungere entro il 2030.