The Least Developed Countries Report, 2017

Rapporto sui Paesi meno sviluppati
Accesso Trasformazionale all’Energia


Federico Babbi

Autore: UNCTAD

La United Nations Conference on Trade and Development è un corpo intergovernativo permanente istituito dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1964, con sede a Ginevra, Svizzera. Insieme con altri dipartimenti e agenzie delle Nazioni Unite, impegna i propri sforzi nel misurare i progressi del perseguimento dei Sustainable Development Goals, come prescritto dall’Agenda 2030 approvata dall’Assamblea delle UN nel Settembre 2015.

Tipo di pubblicazione

La UNCTAD pubblica annualmente un report afferente ai cosiddetti Least Developed Countries (LCDs). Questi sono individuati dalle Nazioni Unite secondo tre criteri: reddito pro-capite, capitale umano (nutrizione, sanità, scuola, alfabetismo) e vulnerabilità economica. Ci sono 47 Paesi nella lista, che è aggiornata ogni tre anni.

Le precedenti pubblicazioni dei LDCs Reports sostengono l’idea che i LDCs rappresentino il terreno di battaglia su cui la sfida dei Sustainable Development Goals verrà vinta o persa. Per esempio, precedenti edizioni hanno evidenziato i risultati ottenuti e le politiche applicabili in campi quali “Le economie rurali in trasformazione” (2015) e “Crescita e occupazione per uno sviluppo inclusivo e sostenibile” (2013).

Argomento

Il report del 2017 ha a che fare con il SDG numero 7: “Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni”.

Si concentra sul tema dell’Accesso Trasformazionale all’Energia. L’idea centrale si basa sul ritenere eccessivamente limitante e potenzialmente fuorviante la definizone di accesso universale all’energia con esclusivo orientamento al contesto domestico. Per raggiungere il Goal n.7, l’accesso completo per il settore produttivo e comunque per quelli non domestici è ugualmente necessario per sfruttare il potenziale di un accesso trasformazionale all’energia – offerta di energia e tecnologie che incontrino la domanda dei produttori e della traformazione economica strutturale.

Affermazioni Principali

PANORAMICA: dato che l’accesso all’elettricità ha raggiunto livelli sempre più alti negli altri paesi in via di sviluppo (ODCs),  la povertà energetica risulta sempre più concentrata nei LDCs.

Nel 2014, la maggior parte (54%) della popolazione globale senza accesso all’energia viveva nei LDCs – superando di 4 volte quella che è la loro quota rispetto alla popolazione globale (13%) e sfiorando il raddoppio della quota rispetto al 1990 (quando era il 30%).

Nonostante un promettente trend di miglioramento negli ultimi anni, solo 4 dei 47 LDCs sono riusciti a raggiungere l’accesso universale. Per contro, in quasi un quarto di questi Paesi il completamento del processo di accesso all’energia entro il 2030 richiederebbe che il numero di persone che annualmente accedono all’energia si collocasse negli anni a venire a un livello 10 volte più elevato rispetto al decennio passato.

La capacità di generazione elettrica per persona è nei LDCs l’8,3% di quella dei paesi sviluppati. Il 62% degli abitanti degli LDCs non ha accesso all’energia, il 42% delle aziende identifica l’elettricità come uno dei principali vincoli alla produttività.

CAUSE PRINCIPALI: una caratteristica combinazione di limitata urbanizzazione e zone rurali scarsamente abitate rende i convenzionali sistemi di generazione centralizzati economicamente inadatti alla maggior parte della popolazione. Quest’ostacolo è tanto più significativo quanto più il clima socio-economico è caratterizzato da bassi redditi e da risorse per investimenti limitate.

POTENZIALI SOLUZIONI: Il rapido progresso teconologico nel campo dell’energia rinnovabile e l’associata riduzione dei costi stanno aprendo la strada a soluzioni innovative di elettrificazione delle aree rurali generatori decentralizzati e mini-grids.

L’elettrcità, in particolare, è la quint’essenza delle tecnologie multi-usi, capace di creare nuove opportunità attraverso tutti i settori. L’accesso all’elettricità è essenziale a una trasformazione strutturale. A sua volta, una trasformazione strutturale è essenziale per l’accesso all’elettricità, in quanto l’utilizzo dell’elettricità a fini produttivi che ne deriva genera la domanda necessaria a rendere gli investimenti nel settore energetico sostenibili.

L’adozione di un quadro di Accesso all’energia Trasformazionale prevede una valutazione, pianificazione e implementazione di politiche e investimenti energetici.

 

 Le novità di questa pubblicazione

-        Concetto di Accesso Trasformazionale all’energia, estendendo la tradizionale definizione di accesso all’energia al tema di rimozione degli ostacoli allo sviluppo economico.

-        Enfasi sulla necessità di rivedere i principali indicatori di accesso all’energia, adottando un approccio multi-livello e prevedendo di alzare il livello dell’accesso nel tempo.

-        Abitazioni vs Industria: dichiarazione della necessità di dare uguale priorità tra uso domestico e produttivo dell’energia eletttrica.

-        Approccio olistico ai settori e ai sistemi: l’importanza di salvaguardare la sostenibilità e la convenienza economica dei sistemi centralizzati attuali mentre le soluzioni off-grid  sono in via di sviluppo.

-         Stima delle quote relative di tecnologie centralizzate e off-grid nele’elettrificazione rurale: le previsioni per i LDCs suggeriscono che per il 2030 occorrerà connettere alle reti altri 571 milioni di persone tramite, dotare di mini-reti 341 milioni di persone, mentre per i rimanenti 114 milioni di persone occorrerà la realizzazione di impianti autonomi.

-        Stima delle esigenze finanziarie per le infrastrutture energetiche negli LDCs: la valutazione dei costi necessari all’accesso universale negli LDCs Africani presenta una gamma molto ampia, tra i 18 e i 900 miliardi di dollari, a seconda dei livelli di accesso richiesti e delle variazioni nei prezzi del gasolio.

-        Una generale descrizione dei nuovi attori operanti nella finanza e dei problemi operativi che sorgono nel finanziamento dell’accesso universale.



Questioni aperte e commenti

-        Orizzonte temporale per i potenziali benefici di tecnologie off-grid: per cogliere i frutti di una tale strategia è richiesto impegno a lungo termine e un approccio integrato. I LDCs hanno bisogno di diversificare la composizione delle fonti energetiche, che ad oggi è rappresentato per il 51% da energia Idroelettrica. La selezione delle tecnologie deve essere coerente con le condizioni locali.

-        Le capacità di assimilazione locali: le capacità innovative risultano particolarmente critiche nel settore dell’energia, dati il suo grado di complessità, l’importanza delle condizioni localmente specifiche per la scelta delle tecnonologie, per la loro integrazione nel più ampio sistema elettrico, per l’idoneità del modello di business sottostante; invece, la forza lavoro qualificata con formazione scientifica, tecnologica, ingegneristica e matematica rimane scarsa, con la una presenza spiccatamente minoritaria della componente femminile.

-        Finanziamento: ingenti costi anticipati, investimenti irreversibili, elevati incertezza e rischi insiti nell’operazione, la persistenza (carbon lock-in)di sistemi basati sui combustibili fossili, rappresentano solo alcuni dei caratteristici ostacoli al finanziamento privato degli investimenti di elettrificazione.

-        Circolo virtuoso:  l’accesso all’energia facilita la trasformazione strutturale dell’economia, che a sua volta innesca una crescita della produzione e dei salari, contribuendo quindi ad una domanda sempre maggiore di energia. I piani di sviluppo e finanziamento dell’accesso all’energia potrebbero richiedere periodici rafforzamenti e l’impatto sull’ambiente potrebbe richiedere costanti riesami.