Renewables 2017- Global Status Report, 2017

Rapporto 2017 sullo stato delle rinnovabili nel mondo
Capitolo “Energia Rinnovabile Distribuita per Accesso all’Energia”


Arjun Surendra

Autore: REN 21 (Network per la Politica Energetica per il 21° Secolo)

REN21 è il network globale multilaterale sull’energia rinnovabile che connette attori essenziali come governi, ONG, istituti accademici e di ricerca, organizzazioni internazionali e imprese del settore. Come scopo principale ha quello di facilitare lo scambio delle conoscenze e di sviluppare politiche e azioni congiunte per una rapida transizione globale alle energie rinnovabili. 


Tipo di pubblicazione

Il Global Status Report è pubblicato annualmente da REN21. Si tratta di un rapporto frutto di collaborazione e assoggettato a valutazione di esperti esterni, che attinge dalla sua grande rete di oltre 800 collaboratori e recensori. Fornisce informazioni e infografiche aggiornate  che descrivono lo stato dell’energia rinnovabile nel mondo.  

Argomento

Il rapporto più esteso chiarifica la transizione mondiale all’energia rinnovabile e descrive l’aumento di capacità, i costi decrescenti ed il “disaccopiamento di crescita economica ed emissioni di anidride carbonica (CO2)“.

Questo documento esamina specificamente il capitolo intitolato “Energia Rinnovabile Distribuita per Accesso all’Energia”.
 

Affermazioni principali

Circa 1,19 miliardi di persone hanno vissuto senza elettricità nel 2014 e 2,7 miliardi di persone non hanno avuto accesso alla cucina pulita. Una grande percentuale di queste persone vive nell’Africa Sub-Sahariana, nell’Asia del Sud e nel Sud-Est Asiatico. Benché alcune di queste nazioni abbiano visto un graduale miglioramento, molto resta da fare.

L’accesso all’energia può essere fornito da sistemi/dispositivi sia a livello domestico che comunitario e inoltre dall’elettrificazione della rete. Il capitolo si concentra sui primi due metodi, con una particolare attenzione ai Sistemi di Energia Rinnovabile Distribuita (DRE) che sono “sistemi di corrente, cucina, riscaldamento e raffreddamento che producono e distribuisono questi servizi independentemente da qualsiasi sistema centralizzato”. I sistemi DRE sono più economici in molti casi, hanno prezzi stabili e godono di costi iniziali stabili e della flessibilita’ di essere disegnati su misura. Inoltre, i sistemi DRE svolgono un ruolo nella riduzione della povertà e nell’aumento della capacità di ripresa dopo eventi negativi, facilitano la prevenzione e l’adattamento al cambiamento climatico, danno benefici alla salute tramite l’impiego di combustili più puliti.

Tra i sistemi DRE, quelli off-grid a energia solare sono cresciuti negli ultimi anni, con 8,2 milioni di impianti installati nel 2016, un aumento del 41% dal 2015, soprattutto nell’Africa dell’Est ed in India. C’è stato un incremento nei sistemi eolici sotto i 100 kW in Cina. Sistemi a biogas e micro-idroelettrici continuano ad essere adottati. Il miglioramento degli standards di efficienza energetica svolge un ruolo nella crescita dell’accesso all’energia; nonostante le attuali sfide, continuano gli sforzi globali di affrontare questi ostacoli.

L’accesso all’energia riguarda anche l’energia per la cucina e per il riscaldamento: legna, carbone e letame sono ancora ampiamente utilizzati in tutto il mondo per cucinare. Sostituti possibili sono stufe migliorate, anche a biomasse e biogas, e piastre elettriche. Nel 2015, 20 milioni di stufe a energia pulita sono state distribuite, un aumento del 18% rispetto agli anni precedenti. La Cina e’ stata leader nell’installazione. Fuori dalla Cina, l’Africa Sub-Sahariana e l’Asia del Sud sono stati i mercati principali. Si stanno installando anche cucine ad energia solare, anche in questo caso la Cina ha un ruolo principale. L’uso di biogas per la cucina continua ad aumentare, in Asia vediamo Cina & India con 42,6 milioni e 4,7 milioni di impianti di biogas installati rispettivamente nel 2016. Il biogas è stato introdotto in Kenya ed Etiopia nell’Africa, e in Nicaragua nell’America del Sud. Anche gli Investmenti nei  Sistemi Total Energy che uniscono tecnologie differenti, ad esempio solare fotovoltaico, vento, diesel e accumulazione dell’energia, aumentano lentamente, con alcune storie di successo in Africa.

Investmenti

Si stima che per assicurare un accesso universale all’energia sia necessario un investimento annuale di 50 miliardi di dollari. Gli Investimenti nel 2013 erano solamente di circa 13 miliardi di dillari, e le loro principali fonti erano organizzazioni multilaterali e donatori bilaterali. L’investimento  per l’accesso all’energia rimane una piccola percentuale dell’investimento totale nelle energie pulite. Il finanziamento proviene attualmente da fonti come la Banca Mondiale, la Banca Asiatica di Sviluppo, la Banca Africana di Sviluppo e così via. Tuttavia, un investmento nei sistemi DRE viene realizzato oggi da aziende private, dove i fondi vengono raccolti attraverso un mix di indebitamento e capitale proprio. 

Business models

Alcuni business models popolari sono le società di distribuzione d’energia (DESCOs) per piccole reti (mini/micro/pico-grids), il modello PAYG (pay as you go, paghi in base all’uso) per sistemi autonomi, e la microfinanza/microcredito. Con DESCO, il cliente paga una tariffa periodica per l’uso del sistema energetico, il quale appartiene all’azienda fornitrice e viene gestito e mantenuto dalla stessa. Il modello PAYG si ha quando l’impresa vende il sistema DRE in cambio di un pagamento iniziale e ulteriori pagamenti regolari. Questo modello ha avuto successo nell’Africa dell’Est, dove M-KOPA installa 500 SHS (Solar Home Systems, sistemi solari domestici) nuovi al giorno. Secondo il modello del microcredito, gli acquirenti prendono un piccolo prestito bancario per coprire le spese d’installazione. Questo è diventato popolare in India, per i pannelli solari e per le attrezzature per la cucina pulita, dato che la microfinanza risolve la questione dei costi iniziali di questi impianti. 

Ostacoli e sviluppo della politica

Tra gli ostacoli ci sono: incertezza politica, mancanza di accesso al capitale finanziario sia per le imprese che per i consumatori, kerosene e diesel sovvenzionati, ostacoli fiscali  all’importazione (tariffe, IVA ecc), mancanza di consapevolezza tra i consumatori, mancanza di standards per il prodotto e carenza di forza lavoro qualificata per l’installazione e la manutenzione.

Alcune misure per affrontare questi ostacoli includono piani dedicati all’elettrificazione, incentivi fiscali, regolazione, sistemi di controllo della qualità, aste, esenzioni su IVA e dazi doganali, creazione di capacità professionali, ecc.

 

Sviluppi del programma

Ci sono stati sviluppi incoraggianti in merito al SDG 7, con più di 106 nazioni impegnate con la piattaforma SEforALL (Energia Sostenibile per Tutti) dell’ONU – contribuendo o lavorando su strategie e piani d’investimento. Organizzazioni come UNDP, Energizing Development e Power Africa hanno realizzato investimenti nel settore dell’accesso all’energia. La Global Alliance for Clean Cookstoves ha continuato a espandere le proprie attività ed ha investito nella sensibilizzazione e nella comunicazione per il cambiamento delle abitudini.

Il futuro di DRE promette bene, grazie alla tecnologia mobile, ai modelli commerciali PAYG, alla disponibilità di microprestiti, alla funzionalità delle micro-reti insieme ai prezzi decrescenti per la tecnologia. Un finanziamento maggiore insieme al sostegno politico, aumenterebbero l’adozione.  

 

Le novità di questa publicazione

Il capitolo dà uno sguardo comprensivo allo scenario attuale dell’accesso all’energia, concentrandosi sui sistemi DRE. Molti dati vengono presentati da vari paesi del mondo in via di sviluppo, illustrando l’aumento dell’accesso all’energia. La pubblicazione descrive anche gli ostacoli presenti  nel finanziare l’accesso all’energia, e sottolinea i casi in cui le aziende private affrontano questi argomenti insieme a sostenitori più tradizionali, come le organizzazioni ONU.


Questioni aperte e commenti

Il finanziamento è problematico, in quanto la maggior parte dei fondi proviene da organizzazioni internazionali ed è insufficiente. Le questioni riguardanti le politiche sono tutt’ora un grave ostacolo alla diffusione di tecnologie DRE. C’è ancora molto lavoro da fare per semplificare le normative e le imposte e per assicurare la qualità, conquistando così la fiducia sia degli investitori privati che dei consumatori.