Policies to Spur Energy Access, September 2015

Politiche per promuovere l’accesso all'energia

Pia Lovengreen Alessi

Autore

Questa relazione è stata redatta congiuntamente dal Clean Energy Solutions Center (CESC- organo consultivo multinazionale) con il personale del National Renewable Energy Laboratory (NREL- ufficio governativo statunitense) e dall’International Institute for Environment and Development (IIED - organizzazione di ricerca di politica e azione con sede a Londra) con ulteriori contributi di molti esperti internazionali.


Tipo di pubblicazione

Si tratta di un rapporto una tantum, preparato e sponsorizzato dal governo degli Stati Uniti, per aiutare i responsabili politici che desiderano accelerare l’accesso all’energia distribuita fuori rete, tramite il coinvolgimento di partecipanti dal settore privato, in paesi o regioni in via di sviluppo.

Argomento

È generalmente riconosciuto che per raggiungere l’accesso universale all’energia entro il 2030 sarà fondamentale l’investimento del settore privato in soluzioni fuori rete. Le tecnologie di energia fuori rete offrono un accesso all’elettricità più veloce ed economico, soprattutto in comunità remote e scarsamente popolate, che hanno un fabbisogno di energia relativamente basso. Anche imprese piccole e medie (PMI) possono adesso soddisfare le esigenze dei consumatori più poveri e remoti attraverso un’elettrificazione sostenibile decentrata, la quale si rende accessibile grazie a modelli aziendali innovativi. Questa pubblicazione esamina quello che i politici e gli altri attori devono fare per accelerare e ampliare lo sviluppo di soluzioni fuori rete.

Affermazioni principali

Sebbene qualunque nuova impresa si trovi ad affrontare una serie di ostacoli iniziali, coloro i quali operano nel settore energetico, si trovano davanti a barriere ancora più grandi. Questi ostacoli sono gli enti che tradizionalmente monopolizzano la fornitura di elettricità, gli ulteriori oneri sulla vendita di elettricità imposti dalla regolazione e una mancanza di forza lavoro e di esperienza d’investimento in queste tecnologie. Le piccole e medie imprese si trovano di fronte alla doppia sfida, di tentare di avviare un’impresa e di creare un mercato allo stesso tempo.

Le incertezze nel quadro giuridico e politico sono spesso classificate come il maggior ostacolo alla partecipazione dei privati in un sistema elettrico decentrato. I governi devono perciò creare programmi per incoraggiare investimenti dal settore privato facendo leva su fondi pubblici (public-private partnerships), e disegnare politiche per la transizione energetica, che appoggino l’investimento privato e la trasparenza del mercato entro un solido quadro normativo legale e regolatorio.

Le novità

Questo rapporto individua quattro categorie correlate di politiche che possono fare una grande differenza per l’accesso all’energia quando sono realizzate congiuntamente.

1. Creare un ambiente politico favorevole

I politici che desiderano sostenere un mercato dell’energia decentrato devono rendere queste opzioni energetiche prioritarie nelle politiche nazionali di pianificazione e di coordinamento. I regolatori, devono assicurare che una chiara strategia per l’elettrificazione decentrata sia delineata nei piani d’elettrificazione, nelle politiche energetiche e negli obiettivi di sviluppo, e accertarsi che il quadro delle normative venga aggiornato per andare incontro alle necessità sia dell’elettrificazione nazionale che di quella decentrata. Ciò richiede un esame delle regole tecniche, economiche e di procedura che sono necessarie per rendere bancabile un’elettrificazione decentrata. Inoltre, si devono assicurare che le iniziative di finanziamento indirizzate alle politiche per il clima, all’energia rinnovabile e ad altri obiettivi di sviluppo, diano priorità ai sistemi di energia decentrati e prevedano risorse aggiuntive ad essi dedicate.

2. Catalizzare i finanziamenti

Le piccole e medie imprese non possono contare sull’esistenza di economie di scala, per quanto riguarda la fornitura e l’accesso all’energia in zone remote e scarsamente popolate. Sono dunque necessari strumenti specifici per incentivare le piccole e medie imprese (PMI) a investire in queste zone rurali ad “alto rischio”.

Servono strategie stabili, trasparenti ed efficaci, che soddisfino i bisogni di tutta la catena di mercato, per coinvolgere le piccole e medie imprese e realizzare un piano di elettrificazione decentrata che funzioni. Si tratta non solo di gestire le politiche fiscali per l’accesso all’energia (sovvenzioni, prestiti agevolati, imposte e dazi d’importazione ridotti), bensì anche imporre regole al settore bancario per facilitare l’attiva partecipazione delle banche e aumentare la partecipazione dei tradizionali investitori commerciali e degli istituti finanziari locali.

3. Sviluppare le capacità umane

Portare i sistemi elettrici decentrati a una dimensione adeguata richiede capacità locali di sviluppo aziendale, assistenza tecnica e formazione dei consumatori, cose che difficilmente oggi sono disponibili. Quando il compito di costruire le risorse umane necessarie viene affrontato adeguatamente, si crea un’opportunità immensa per la nascita di imprese e posti di lavoro nella regione in questione. Non è tuttavia una cosa semplice da fare e richiede l’appoggio delle istituzioni, delle imprese che erogano servizi pubblici, degli istituti finanziari e anche delle comunità stesse e degli utenti.

4. Integrare l’accesso all’energia a progetti di sviluppo

L’accesso all’energia non è un fine in sè, quanto un passo avanti nell’alleviare la povertà, migliorare salute e istruzione, sostenere una riduzione delle emissioni di CO2, sviluppare l’agricoltura e le altre attività produttive. In quanto tale, l’accesso all’energia è fondamentale per raggiungere una varietà di obiettivi climatici e di sviluppo. Affrontare molteplici obiettivi in uno stesso progetto può fare da leva finanziaria e spesso attirare donatori internazionali. Politiche e strumenti finanziari che integrino grandi obiettivi nazionali e pongano l’accento sulla complementarietà e sulla formazione di collaborazioni dovrebbero essere sostenuti e incoraggiati dai Governi.

Questioni aperte e commenti

Sebbene ciascun mercato richieda delle soluzioni uniche proprie, gli studi di settore inclusi in questo rapporto dimostrano che quadri strategici robusti, orientati alle quattro categorie elencate in questo documento, possono portare ad un progresso rapido nell’accesso all’energia. È importante che i politici riconoscano che i piani per l’accesso all’elettricità devono comprendere le tradizionali decisioni in tema di regolazione e tariffe, ma anche andare oltre ad esse, e questo rapporto può essere d’aiuto nel guidarli in quella direzione.